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1) Dizion. 5° Ed. .
LESTO
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LESTO.
Definiz: Add. Che opera, o Che si muove, con prestezza e agilità, detto di persona o animale.
Forse dal lat. barbaro lestus, Fitte, Sottile, Tenue; nel qual medesimo senso il linguaggio familiare dei Romani ebbe sublestus. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 11: Le scale corre lesto come un gatto.
Esempio: Not. Malm. 1, 22: La voce lesto, che viene dal latino sublestus, che vuol dir leggieri, frivolo, e debole, appresso di noi significa pronto, agile e destro.
Esempio: Red. Esp. Insett. 105: I minori (dei vermi) erano pure della stessa figura, ma aveano questo di notevole, che più bizzarri e più lesti degli altri, con maggiore agilità su pel vetro camminavano.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 20: L'asino glorioso, e pien di vento Correa sì lesto che parea un portento.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 450: Montò molto più lesto che non avesse fatto la prima volta.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 617: Il fagottino, per andar più lesto, lo lasciò in deposito presso all'ospite.
Definiz: § I. E detto di cosa. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Quando poscia le viscere son calde, Ancor le gambe vanno leste e salde.
Definiz: § II. E per Che si fa, si compie, si tratta, con prestezza, Tale da sbrigarsene presto. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 7: Scrivi pure cosette leste e quel che ti viene alla penna, senza molto esame.
Definiz: § III. E per Pronto, Apparecchiato, All'ordine; dello tanto di cosa quanto di persona. –
Esempio: Sassett. Lett. 243: Sta in punto questa armata per India, e, come io vi dico, dovrà partire con primo tempo, che tutto sta molto lesto.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 17: Scrivi, Soggiunge quei, chè, quanto al porta, Eccomi lesto qui con Gambastorta.
Esempio: Not. Malm. 1, 404: Eccomi lesto. Eccomi pronto. Eccomi all'ordine.
Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 308: Tutto è lesto, nè manca a porlo sotto il torchio, salvo che una diligente lettura.
Esempio: E Segn. A. Lett. IV, 3, 317: Pure tra pochi giorni dovrà essere lesto il tutto.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 143: Per al tempo che doveva partir l'esercito, si trovarono lesti quattrocento Indiani da carico, per portare il bagaglio e le provvisioni.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 5, 44: Entra in casa Baronto, e appena giunto, Sente che mezzo giorno era sonato, E ch'era lesto il desinare e in punto.
Esempio: Salvin. Eneid. 1, 266: Le navi ch'eran per ventura leste Prendono, e carcan d'oro.
Esempio: E Salvin. Senof. 193: Ippotoo aveva le sue robe mandate a Leucone; ed erano lesti pel viaggio d'Efeso.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 120: Lo sposo è all'ordine? La sposa è lesta? Dunque che tardano A far la festa?
Definiz: § IV. Lesto, detto figuratam. di persona, vale Furto, Scaltro, Avvertito, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 470: E se e' non sarà fantino e lesto, Sarà facile cosa che ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 81: Siate (siete) pur lesto! Io me ne vo alla libera, e rispondo a tutte le vostre lettere.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 5, 2: I marinar son lesti, astuti, scaltri.
Esempio: Fag. Comm. 6, 72: Non vo' dirgli che voglia far questo negozio per me: oh i' son lesto!
Esempio: E Fag. Comm. 6, 89: Quel villano non fa queste cose, benchè per altro sia lesto, a quanto riconosco.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 244: La non mi creda poi così testone, Da sostener che non si sieno in questi Ultimi tempi mosse le persone, E divenuti gli uomini più lesti.
Definiz: § V. Onde Star lesto, vale Badare attentamente, Stare molto avvertito; e Andar lesto con alcuno, vale Trattar con esso cautamente. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 163: E' bisogna andar lesto con costui, perchè egli è trincato come il trentamila diavoli.
Esempio: Salv. Infarin. pr. 141: Per Dio, ch'e' bisogna star lesto!
Esempio: Lipp. Malm. 7, 46: Di modo ch'ei non vuol restarvi colto, Ma starvi lesto e rivederla bene.
Esempio: Not. Malm. 2, 578: Starvi lesto, Stare accorto o avvertito.
Definiz: § VI. E per Maneggevole. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 511: Al collo avea di cacciatrice un arco Abile e lesto.
Definiz: § VII. Lesto lesto, così ripetuto, ha forza intensiva o di superlativo, e vale Molto lesto, Lestissimo. –
Esempio: Mont. Poes. App. 109: E le donne e i cavalli e i mali attrappa Lesto lesto il ribaldo, e delle sue Prede esultando, come lampo scappa.
Definiz: § VIII. E per Fatto, Eseguito, con molta prestezza. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Fo due ricci superbi, e sulla testa Mi do una nappatina lesta lesta.
Definiz: § IX. Detto di desinare, cena, e simili, vale Di pochissime vivande, Semplicissimo. –
Esempio: Grazz. Comm. 247: Io vorrei fare stasera un po' di pasto, ma lesto, lesto, intendimi tu? senza impacciarmi nè con cuochi, nè con donzelli.
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 108: Figliuoli, all'improvviso Acchiappato così per istasera, Vi farò mia cenina lesta lesta.
Esempio: Fag. Comm. 2, 128: Un po' di colazioncella lesta lesta.
Definiz: § X. Alla lesta, posto avverbialm., vale Prestamente, Con lestezza.
Definiz: § XI. E figuratam., per Senza tante cerimonie, Alla svelta. –
Esempio: Saccent. Rim. 2, 256: Dopo averli chiesta Tante volte la figlia,... Andar là per pigliarvela alla lesta.
Definiz: § XII. Lesto di cervello, dicesi familiarmente di Chi ha l'ingegno pronto ad intendere.
Definiz: § XIII. Lesto di mano, pure familiarmente, dicesi per Ladro, Ladroncello. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 344: Ma i' v'avvertisco che portan pericolo (le gioie) De l'esservi cambiate, perchè e' giocano Certi lesti di man come bei zingani, E te ne mostran una e ne consegnano Un'altra.
Definiz: § XIV. Esser lesto, o Esser bell'e lesto, detto di lavoro qualsiasi, vale Esser terminato, finito.
Definiz: § XV. E detto di persona, vale Aver finito qualche lavoro, o qualche parte di esso.
Definiz: § XVI. Esser lesto a fare una data cosa, vale Farla prontamente, prestamente. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 345: Se io non son lesto a tirar via ogni cosa, m'avrebbe cavato gli occhi.